Pandemia COVID19

Quello che è più nocivo per gli individui è non poter controllare e prevedere la propria vita ed è, secondo me, quello che la pandemia ci ha tolto, la nostra, magari noiosa, ma prevedibile routine.

PERCHE’ E’ DIFFICILE TORNARE ALLA NORMALITA’

Immenso sarà il dolore che apparirà ai tuoi occhi, e in questo dolore sarai felice. Ecco la consegna che ti do: nel dolore cerca la felicità.

(Fëdor Dostoevskij)

La pandemia da Covid-19 è, a tutti gli effetti, identificabile con una situazione di trauma, cioè una situazione minacciosa di fronte alla quale l’individuo si sente impotente.

Questo periodo ha portato ognuno di noi ad affrontare diverse criticità:

IL NOSTRO MONDO NON E’ PIU’ PREVEDIBILE E SICURO:

Gli ambienti, gli spazi, i luoghi di socialità che prima frequentavamo tranquillamente e con piacere sono diventati pericolosi, potenziali fonte di contagio del virus.

Il posto di lavoro, la scuola,il supermercato, la palestra, il ristorante e qualsiasi altro luogo che era per noi sicuro ha perso le sue caratteristiche di prevedibilità.

Viviamo in un continuo stato di allerta perchè non c’è più un contesto in cui ci sentiamo al sicuro.

ABBIAMO PERSO LA NOSTRA LIBERTA’ DI MOVIMENTO

La restrizione al potersi muovere liberamente si traduce in una mancanza di libertà, che se anche possiamo comprendere ed accettare a livello razionale, ha delle conseguenze a livello fisico e psichico.

SI E’ ALTERATO IL SENSO DEL TEMPO

La giornata non è più scandita da ritmi costanti e prevedibili, il tempo del fuori e del dentro, del riposo e dell’attività, dello stare insieme agli altri e dello stare da soli.

Anche di fronte ad una maggiore disponibilità di tempo non si riesce ad utilizzarlo per cose piacevoli sia per una difficoltà a concentrarsi sia per il continuo stato di allerta.

Anche i disturbi del sonno sono una conseguenza dell’alterazione del senso dei ritmi della giornata

NON RIUSCIAMO PIU’ A PROGETTARE IL FUTURO, SEMBRA DI AVERE PERSO UN SENSO E UNO SCOPO

C’è la sensazione che quello che si fa nel quotidiano non ha più senso.

Infatti il mondo stà cambiando, non si sa cosa succederà domani, si sente che non ha senso progettare perchè si potrebbe addirittura perdere la vita da un momento all’altro.

NON PROVIAMO PIU’ EMOZIONI

Inoltre si è riscontrato, come conseguenza del perdurare dello stato di emergenza, una sensazione molto diffusa di un’incapacità a provare emozioni e sensazioni piacevoli, una sorta di stato di attesa, in cui vengono ridotte al minimo le energie, aspettando che la situazione passi.

Una sensazione di ottundimento emotivo, un senso di essere ovattati, di cui però ci rendiamo conto e questo ci preoccupa, ci fa stare male.

Quando poi siamo in uno stato di carenza di energia di fronte a stimoli di sollecitazione possiamo reagire con sensazioni di fastidio o addirittura di rabbia.

IL DOVER RIDURRE LE RELAZIONI INTERPERSONALI è rinunciare ad un bisogno fondamentale dell’uomo.

Viviamo in uno stato di ansia generalizzato, non riusciamo ad avere momenti in cui avere ristoro da questo

E’ pericoloso rimanere per troppo tempo in questa condizione di trauma perchè rischia di cronicizzarsi ed essere fortemente dannoso anche a livello fisico

Si cercano delle medicine che non sono appropriate: alcool, farmaci, droghe, uso sregolato del cibo.

PICCOLE STRATEGIE PER AFFRONTARE QUESTO PERIODO:

Cerca di costuire una prevedibilità quotidiana, una routine, le giornate non devono essere vuote.

Valorizza anche le piccole cose, cerca di fare cose belle ed esperienze piacevoli in cui ti senti libero e al sicuro.

Cerca di fare movimento sia interno che esterno, usa la mente ed anche il corpo.

L’attività fisica è una potente medicina, ti fa sentire vivo.

Usa la tua creatività, continua a progettare il futuro.

Cerca di ascoltare le tue sensazioni e le tue emozioni.

Mantieni le tue relazioni anche se a distanza, col telefono o con il computer.

Se pensi di averne bisogno chiedi aiuto ad un professionista.

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